Salame di cioccolato della mia mamma

Salame di cioccolato della mia mamma

Sarebbe più corretto chiamarlo salame di cacao, perché qua dentro il cioccolato non c’è, solo del buon cacao amaro ovviamente non zuccherato.

Non ve lo presento perché lo conoscete tutti, questo dolcino rustico, che per me sa di anni ’80, di domeniche in casa, di festeggiamenti sul divano a fiori, di una mamma che faceva i salti mortali per

 fare tutto, non c’era mai eppure c’era sempre, non aveva mia tempo eppure non mancava mai nulla a nessuno: è il trompe l’oeil della pasticceria più preparato nelle quattro mura di casa, una preparazione dolce che ricorda molto il salame vero.

Ricordatevi solo di farlo il giorno prima di mangiarlo, sarà ancora più buono e se volete dare una sbirciatina alla video ricetta la trovate cliccando qua: non fate caso alla dimensione del dolce nelle foto, io ho realizzato metà dose per non invadere casa mia di dolci durante la quarantena!

Una cosa che non faceva la mia mamma ma che ho imparato a fare sbirciando qua e là è spolverizzarlo con lo zucchero a velo e poi spennellarlo, per ricreare quella patina biancastra tipica dell’essiccatura del budello dell’omonimo affettato. Un goccetto di Vin Santo dentro non mancava mai, se non lo avete andrebbe bene anche un Marsala – che io amo – o un passito, che poi potrete anche versare in un bicchierino per accompagnare queste fettine dolci che sanno di tempi che non esistono più.

 

SALAME DI CIOCCOLATO

DELLA MIA MAMMA

Preparazione: 10 minuti     Cottura: nessuna!    Dosi: 6-8 persone

Ingredienti:

  • 200 g biscotti secchi tipi Marie
  • 100 g di zucchero
  • 150 g di burro
  • 2 tuorli d’uovo
  • 30-40 g di cacao amaro
  • 1/2 bicchierino di Vin Santo o Marsala o simili
  • q.b zucchero a velo

Per preparare il salame di cioccolato iniziate sciogliendo al microonde o a bagno maria il burro, tenendolo da parte a intiepidire.

Intanto triturate i biscotti: potrete facilmente farlo nel mixer con le lame ma risulta difficile gestire bene la grandezza delle briciole, quindi spesso preferisco il metodo vecchio stile ovvero inserendo i biscotti in una busta di plastica con chiusura e sbattendo in superficie con un matterello. Lo scopo sarà triturarli grossolanamente non sbriciolarli completamente. Tenete da parte.

In una ciotola capiente lavorate i tuorli con lo zucchero, mescolando molto bene con una frusta a mano per far sciogliere lo zucchero completamente, poi inserite il burro fuso ormai intiepidito e il liquore – se decidete di metterlo – e anche il cacao amaro, amalgamando il composto fino a che non ci saranno grumi: inserite i biscotti triturati e mescolate il composto con le mani, in modo da compattarlo facendo parzialmente assorbire i liquidi dai biscotti.

 

 

Predisponete un foglio di alluminio sul piano di lavoro, versate l’impasto su di esso e con le mani date una forma cilindrica allungata, creando un filone che ricordi la forma di un salame, chiudete i lembi del foglio arrotolandoli sul cilindro e sigillate le estremità “a caramella”, girandole su se stesse. 

Inserite il salame di cioccolata in frigorifero a rapprendere, almeno per due o tre ore ma meglio se per tutta la notte, poi estraetelo per scartarlo dall’alluminio spolverizzatelo con dello zucchero a velo e “spolveratelo” con un pennello da cucina, in modo da rimuovere l’eccesso di zucchero e lasciare solo una patina bianca che ricordi quella della buccia del salame.

Tagliate a fette e servite, magari con un bicchierino del liquore che avete utilizzato all’interno della preparazione.

 

I miei consigli:

  • Come sempre, fatelo il giorno prima e gustatelo il giorno dopo, oppure la mattina per la sera: più riposa e più sarà goloso
  • Qualcuno non ama consumare le uova a crudo – sebbene quelle di oggi che acquistiamo siano controllatissime – o magari non può consumarne: sostituite la quantità di tuorli con del burro e sciogliete lo zucchero nel burro fuso, oppure inserite un cucchiaio di yogurt greco.
  • Se volete potrete usare, in alternativa ai biscotti secchi, anche altri biscotti da colazione come frollini alla panna o altro: solitamente però questi sono molto più dolci degli altri, per cui diminuite di 20 o 30 grammi lo zucchero in ricetta.

 

 

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