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Kipferl di mandorle alla vaniglia

Kipferl di mandorle alla vaniglia

Sono gettonatissimi nel periodo di Natale, ed è vero che sono un biscotto tipico austriaco e tedesco, a base di farina di mandorle e aromatizzati alla vaniglia che viene realizzato durante le feste…ma quello che mi fa sorridere è che esiste lo stesso identico biscotto 

Île flottante

Île flottante

Prima prova. Butto via tutto. Forse la meringa è troppo montata.  Seconda prova. Butto via tutto. Forse l’acqua bolle troppo poco. Terza prova. Butto via tutto. Forse l’acqua bolle troppo. Non mi importava nulla, continuavo a ripetermi “Ali non butti mai via nulla, riprova..” e 

Mousse mascarpone con zucca, cannella e profumo d’arancia

Mousse mascarpone con zucca, cannella e profumo d’arancia

Accade spesso e non so perché.
Persone che mi conoscono pochissimo, con le quali ho avuto a che fare solo virtualmente, o che magari non ho mai incontrato di persona o non ci ho mai scambiato due parole, sembrano conoscermi benissimo. Sembrano conoscere e vedere di me cose che io stessa non vedo.
E così ieri, da una giovane ragazza incrociata qualche volta a lavoro ricevo in regalo un libro, lo scarto ed è uno dei miei autori preferiti – anche un po’ di nicchia.
Ieri, una persona che mi fece un’intervista oltre un anno fa era a passeggiare, vede un fondo con canna fumaria in affitto in una via ben frequentata e mi scrive subito dicendomi “ti penso, ti ci vedo, faresti cose bellissime” e mi sciorina una serie di complimenti e di elogi, di riflessioni sulle mie qualità (???) che mi lasciano di stucco.
Una donna che conosco ma con la quale non ho mai parlato molto, mi invia un messaggio con parole che mai mi avrebbero fatto sentire più capita.
Sono qui immersa nell’alba e mi chiedo come possa essere, che perdiamo chi ci conosce e vorremmo tenere da una vita e poi ci arrivano queste cose inaspettate.Vi è mai successo?
 
Ecco, in questo periodo dell’anno penso che per me il senso del Natale – se proprio ne dobbiamo trovare uno, giusto per sopravvivere a questo periodo di follia collettiva – sta qui: il dono inaspettato, insospettabile, impagabile.
 

Mousse al mascarpone con gelée di zucca, arancia e cannella

 
MOUSSE MASCARPONE CON ZUCCA, CANNELLA
E PROFUMO D’ARANCIA
 
 
Preparazione: 90 minuti     Cottura: 40 minuti     Dosi: 8 persone
 
 
Per la frolla:
  • 250 g di farina 00
  • 140 g di burro
  • 100 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 40 g di tuorli

Per la gelée di zucca:

  • 400 g di zucca
  • 80 g di zucchero
  • q.b di scorza d’arancia
  • q.b di cannella
  • 3 cucchiai di succo d’arancia
  • 6 g di colla di pesce
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di succo d’arancia

Per la dacquoise:

  • 4 albumi (uova medie)
  • 20 g di zucchero
  • 60 g di farina di mandorle
  • 40 g di zucchero a velo

Per la crema pasticcera:

  • 250 ml di latte intero
  • 75 g di tuorli
  • 75 g di zucchero
  • 20 g di maizena

Per la mousse mascarpone:

  • 240 g di mascarpone
  • 240 g di panna
  • q.b di zucchero a velo
  • q.b di scorza d’arancia

Per decorare:

  • 1 cucchiaio di scorza d’arancia
  •  

Per la Mousse la mascarpone con gelée di zucca, arancia e cannella e dacquoise alla mandorla iniziate dalla preparazione della frolla che poi dovrà freddare.

Su di un piano di lavoro rovesciate la farina e lo zucchero a velo con il pizzico di sale, create una fontana e inserite nel foro interno i tuorli con il burro ben ammorbidito a temperatura ambiente. Iniziate a impastare dal centro amalgamando insieme burro e tuorli e poi incorporate via via la farina e lo zucchero, lavorando fino a creare così un panetto liscio e omogeneo: avvolgetelo nella pellicola alimentare cosi si fredderà il prima possibile riposando in frigorifero.

Per la crema mettete in una casseruola il latte a scaldare, intanto a parte lavorate bene i tuorli con lo zucchero, poi inseriteci la maizena: quando il latte bolle versate la pastella di uova e zucchero e mescolate bene con una frusta a mano finché la crema sarà addensata. Versate in un contenitore freddo e lasciate freddare.

Dedicatevi alla dacquoise: con le fruste elettriche montare gli albumi a temperatura ambiente, quando iniziano a fare una schiuma densa unite lo zucchero semolato poco per volta e continuate a montare bene. A parte setacciate la farina di mandorle con lo zucchero a velo e quando gli albumi saranno montati a neve inseriteli mescolando con una spatola dal basso verso l’alto. Foderate una teglia da forno con un fogli di carta da forno e con un tasca da pasticcere o con l’aiuto di un cucchiaio create un disco di impasto, largo poco meno dello stampo finale che utilizzerete, in modo da creare la base della torta: infornate a 175°C per circa 12-15 minuti, poi estraete e fate freddare.

Mentre la dacquoise cuoce, stendete la frolla col matterello a uno spessore di circa 4-5 mm e ritagliate un disco di diametro 24 cm, ovvero più grande dello stampo che poi userete per la mousse. Adagiate su una teglia con carta da forno e cuocete per 10-12 minuti a 175°C. estraete e tenete da parte.

Pulite ora la zucca fino a ottenerne 400 grammi: tagliatene circa 150 grammi a dadini regolari e precisi, versateli in una padella antiaderente con lo zucchero e il cucchiaio di succo di arancia e fate caramellare bene, a fuoco alto, senza però cuocere eccessivamente.

Gli scarti e la restante polpa – circa 250 grammi – inseriteli in una casseruola con il succo di arancia, lo zucchero, la cannella e due fette grandi di scorza di arancia, facendo cuocere coperto e molto lentamente finché la zucca sarà molto morbida. Quando sarà pronta ammorbidite la colla di pesce in acqua fredda, poi strizzatela bene e scioglietela nella zucca ancora bollente.

Versate il composto in uno stampo rotondo del diametro di 18 cm e mettete in freezer almeno due ore, dopo averla fatta freddare a temperatura ambiente.

 

Mousse al mascarpone con gelée di zucca, arancia e cannella

 

Montate la panna fresca con le fruste elettriche e tenete da parte, in una ciotola ben capiente mettete il mascarpone, lo zucchero a velo e 200 grammi di crema pasticcera, lavorando il tutto con le fruste. Mettete la colla di pesce ad ammorbidire, intanto scaldate a parte un cucchiaio di crema pasticcera e scioglietevi all’interno la colla strizzata, mescolate bene e poi incorporate al resto del composto a base di mascarpone, girando velocemente con una frusta per non far formare i grumi. Incorporate anche la apnna montata facendo attenzione a non smontare il composto.

A questo punto prendete uno stampo diametro 20 cm, di silicone o a cerniera foderato con pellicola o carta da forno: versateci all’interno 2/3 della mousse mascarpone, poi inserite la gelée di zucca ormai congelata, spalmateci sopra altri due cucchiai di mousse la mascarpone e adagiateci sopra la base di dacquoise alla mandorla, precedentemente ritagliata al diametro giusto per entrare nello stampo. Versate la restante mousse e livellate bene, inserendo il tutto in freezer, meglio se per una notte intera.

Quando sarà congelata bene, sformate dallo stampo rovesciatela adagaiandola sul disco di frolla: sistemate i quadratini di zucca caramellata sul bordo della frolla attaccandoli al bordo della mousse e grattugiate un po’ di scorza di arancio sulla superficie della torta oltre che dello zucchero a velo sul bordo di frolla. Inserite in frigorifero per riportare a temperatura positiva, circa mezza giornata ed estraete cinque o dieci minuti prima di serivire.

 

I miei consigli:
 

Ovviamente tante preparazioni possono essere realizzate con anticipo per poi assemblare la torta dopo, che comunque, una volta nello stampo potrà stare in freezer anche una settimana.

Realizzate quindi crema, frolla, gelée di zucca con anticipo per ammortizzare i tempi di realizzazione. Ovviamente, più la zucca è di qualità e di una pasta dal colore intenso, migliore sarà il sapore della gelée che risulterà ben dolce e speziata.

 
Mousse cioccolato bianco con fichi d’india e daquoise alle mandorle

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Bella quanto ti pare, di stagione, una soddisfazione realizzarla poi era per la mie amiche ma…la miriade di spine che mi ritrovo nelle mani dopo aver colto e sbucciato i fichi d’india? E dopo averli rimaneggiati per metterne qualcuno nella foto? Sono passati tre giorni, 

Crostata con crema frangipane e albicocche

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Perseverare. È sottile il confine tra l’arrendevolezza e la capacità di reagire, i tempi necessari affinché una muti nell’altra. Fatico ad accettare fallimenti, soprattutto quelli piccoli e insignificanti che non dovrebbero nemmeno essere appellati tali, proprio per questi l’insuccesso mi brucia, mi punzecchia, mi mortifica 

Tortine tunisine miele, mandorle e limone

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Un sabato mattina dei nostri, all’opera con i dolci, odore di frolla e frutta fresca, la fretta tipica di chi lavora addolcita dal sapore del fine settimana. Un suono lontano, indecifrabile. Sempre più vicino poi, gutturale, prolungato, irriconoscibile e poi sospetto, come il cielo giallo e grigio, accecante di luce opaca. Una corsa verso la finestra, la apre spalancando la casa ai rumori della strada, si affaccia titubante. “Ali no, non venire. Non guardare, Ali, non guardare”.
Avanzo velocemente, non mi sottraggo al suo vano tentativo di proteggermi: vorrebbe ovattarmi dalla mia stessa natura di cristallo fragile, così mi esprime l’amore. Mi affaccio. Continue reading Tortine tunisine miele, mandorle e limone
Financiers al limone

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Un dolcetto tipico francese che risale alla fine dell’800, quando un pasticcere locale inventò queste piccole delizie a forma di lingotto – non a caso – per accontentare i finanzieri del distretto della borsa di Parigi, i quali spesso andavano in cerca di qualcosa di dolce e 

Torta semi integrale ai fichi, miele e mandorle

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Crostata alle mandorle con fichi e more

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Quanto mi piaceva da piccola, le rare volte che andavo in campagna, imbattermi in un albero di fichi maturi e mangiarne una quantità indicibile proprio lì, sotto le fronde, staccandoli aprendoli e succhiandone la polpa. Potevo continuare all’infinito, ipnotizzata dalla loro bontà e della varietà della colorazione della polpa interna, a volte rosa chiaro a volte violacea quasi.
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Biscotti al caffè e mandorle

Biscotti al caffè e mandorle

Accendo il forno anche quando ci sono 40 gradi, e non mi pento! Piuttosto quello che più mi fa fatica col caldo non è la cottura, ma le preparazioni elaborate: complice la pressione bassa, il mio bisogno di impastare e creare si accontenta di preparazioni