Tag: pan brioche

Fiocchi di neve tipo Poppella

Fiocchi di neve tipo Poppella

Fiocchi di neve tipo Poppella Questa volto ho fatto al contrario, prima provo a farli e poi vado ad assaggiare gli originali. Nei piani di fine mese prossimo ci sarebbe di andare a Napoli, città natale di mio babbo dove io non sono mai stata 

Pan brioche stella di Natale

Pan brioche stella di Natale

Pan brioche stella di Natale. La fine di questo anno si avvicina.  Un anno strano e terribile per certi versi, spietato, senza scrupoli, pieno di ansie e angosce, crudo e crudele. Eppure anche un anno pieno di semi da piantare, in attesa che possano crescere; 

Babka all’arancia e frutti di bosco

Babka all’arancia e frutti di bosco

Babka all’arancia e frutti di bosco

A parte il fatto che il suo nome – che si declina con l’articolo femminile, perché babka significa “nonna”, quindi è LA babka – di per sé mi genera un trasporto positivo, mi piace utilizzare delle ricette di base per poi declinarle in tante varianti.

In questo caso il protagonista è un pan brioche, che poi voi lo arrotoliate in verticale strizzandolo in uno stampo da plumcake o lo arrotoliate a chioccola come ho fatto io per metterlo nella tortiera classica, fa poca differenza: quello tipico è con cioccolato e nocciole, ma questa volta ho abbinato il profumo delle arance tipico di questa stagione con la confettura di frutti di bosco, che stanno benissimo nella farcitura di questa treccia arrotolata e la rendono perfetta da gustare con un thè bollente il pomeriggio, a colazione con un caffellatte o anche – perché lo so che lo fate – da smangiucchiare la sera dopo cena davanti alla tv.  

E seguendo la ricetta, con pochissimo sforzo lo si può anche avere caldo tiepido la domenica mattina – ovviamente ci vuole qualcuno che si svegli a infornarlo, e credo che alzarsi nel week end col profumo di brioche che viene a bussarti direttamente a letto sia uno dei lussi della vita. E’ a questo che ho pensato con il pacco di Manitoba Grandi Molini Italiani in mano: manitoba=lievitato=pan brioche=si impasta!

Vi ho convinto? 

 

 

BABKA ALL’ARANCIA

E FRUTTI DI BOSCO

Preparazione: 20 minuti     Cottura: 30 minuti circa     Dosi:  stampo Ø 20 cm

 

Ingredienti:

Per guarnire:

  • q.b. zucchero a velo

 

Per preparare la babka all’arancia e frutti di bosco iniziate inserendo la scorza di arancia dentro al burro, che poi dovrà ammorbidirsi un po’ a temperatura ambiente. Aggiungete anche il sale previsto in ricetta e tenete da parte. 

Nella ciotola di una planetaria o in una semplice ciotola inserite la farina, il lievito di birra sciolto nel latte appena intiepidito, l’uovo, i tuorli e lo zucchero: impastate con il gancio per impasti oppure a mano, cercando di farlo incordare, ovvero renderlo consistente ma elastico. Quando gli ingredienti si saranno ben incordati, a fine lavorazione inserite poco per volta il burro aromatizzato con il sale e lavorate bene prima di inserire il restante. Lasciate riposare coperto con un panno per circa 20 minuti.

A questo punto dedicatevi alla foggiatura: infarinate il piano di lavoro, con l’aiuto del matterello stendete l’impasto realizzando un rettangolo di circa 40×55. Spalmate sulla superficie la confettura rimanendo a un cm di distanza dal bordo, poi arrotolate il rettangolo partendo dal lato lungo verso l’altro. Tagliate il rotolo a metà per il senso della lunghezza, lasciando un’estremità comune a entrambe i capi: intrecciateli tra loro lasciando il taglio e la farcitura verso l’alto. Arrotolate la treccia su stessa creando una girella, inserite l’estremità finale sotto la base e adagiate la babka in uno stampo a cerniera rivestito di carta forno del diametro di 20 cm.

 Spennellate la superficie con del latte, lasciatela circa un’ora a temperatura ambiente coprendo lo stampo con pellicola alimentare  – se è inverno anche una e mezzo, se fa invece molto caldo anche solo mezz’ora –  poi in frigorifero per tutta la notte. 

Il mattino successivo estraete la babka raddoppiata e intanto riscaldate il forno in modalità ventilata a 170°:  infornatela 30 minuti coperta con un foglio di alluminio appena appoggiato in superficie,  quando vedrete che è ben cresciuta rimuovetelo e cambiate modalità al forno mettendolo statico proseguendo la cottura di altri 15 minuti circa. 

Estraetela e fatela freddare su una  griglia, rimuovendo anello e base dello stampo quando si è intiepidita per farla freddare completamente.

 

I miei consigli:

  • Per altre idee su prodotti lievitati, sia dolci sia salati, date un occhio qui!
  • Se invece visto il periodo siete interessati maggiormente al periodo natalizio, ecco qua alcuni spunti!
Pan brioche ai tre colori

Pan brioche ai tre colori

Ho cercato di accontentare una richiesta questa settimana, tra quelle che mi erano arrivate nella box delle stories dove vi chiedevo quali ricette salate avreste voluto nel nostro ideale “cesto del pic nic”: qualcuno di voi mi aveva richiesto dei “pani particolari”, così era scritto.  

Treccia di pan brioche a cinque capi

Treccia di pan brioche a cinque capi

Non è farina del mio sacco, o meglio, la ricetta si, è la mia, ma la lavorazione della foggiatura e la resa estetica è liberamente ispirata da uno scatto di @lultimafetta , che ho visto su Instagram e non ho potuto fare a meno di 

Tarte tropézienne

Tarte tropézienne

Sicuramente c’è qualcosa che sbaglio. Che non vedo e che per questo non sono capace di migliorare. Dico sul serio, e provo a chiederlo a voi.

Sapevo fin dall’inizio che il virtuale non mi appartiene, eppure tanto passa da queste scatoline, da queste tastiere, da questi schermi: ci passano le passioni, la voglia di condivisione, ma ci passano anche tanti lavori. Lavori che vorrei provare a fare. Lavori che provo a propormi di fare.

Nell’ordine: aziende che non ti rispondono. E fin qui, ancora si regge.

Quelle che ti rispondono, si accordano con te per dei lavori e poi spariscono nel 

Continue reading Tarte tropézienne

Pan Brioche cioccolato e arancia di Francesco Vivoli

Pan Brioche cioccolato e arancia di Francesco Vivoli

Come è bello imparare. Da sempre studiare è la cosa che mi riesce meglio, magari con fatica, magari con più tempo rispetto ad altri, ma lo studio di cose nuove, i mondi che si apro, i collegamenti che si creano, le “prime volte” che provi