Bonèt piemontese al cacao

Bonèt piemontese al cacao

Bonèt piemontese al cacao.

Non mi dite che a voi non piacciono gli amaretti, perché vi placco subito e vi avverto che in questa ricetta tradizionale ho messo anche un’opzione “no amaretti” che è prevista dalla tradizione in alcune zone del Piemonte: quindi sì, questo dolce fa anche per voi!

Piuttosto qualcuno storcerà il naso e veder scritto “Bonèt al cacao”, potrebbe suonare ridondante visto che questo dolce è associato al cacao. Un po’ lo steso effetto che mi fa quando vedo scritto “panna chantilly alla vaniglia”, dove la ridondanza è

 duplice, perché la chantilly E’ panna ed E’ SOLO con vaniglia, non ci sono altre interpretazioni.

E invece sul bonèt – o bunèt – mi son dovuta ricredere, perché nello studiare la sua storia ho scoperto che ne esiste anche una versione senza cacao, il bonet bianco tipico del Monferrato . che non ho mai assaggiato però.

Questo dolce era tra le ricette che mi erano state chieste da voi per il mese di febbraio, mi ci è voluto qualche giorno in più ma la mia ricetta è questa: occhio a non montare le uova, occhio a distribuire bene il caramello nello stampo e occhio a far freddare bene il dolce a lungo, anche tuta la notte, prima di sformarlo.

Niente scuse, ecco il vostro dolce della domenica per questa settimana!

 

BONET PIEMONTESE AL CACAO

Preparazione: 25 minuti.    Cottura: 30 minuti.    Dosi: stampo a ciambella Ø20 cm

Per il caramello:

  • 80 g di zucchero
  • 2 cucchiai di acqua

Per il bonèt:

  • 400 ml di latte fresco intero (oppure 300 latte e 200 panna)*
  • 4 uova grandi
  • 70 g di zucchero
  • 40 g di cacao amaro
  • 60 g di amaretti (per la versione senza amaretti e quindi senza glutine leggete in fondo!)
  • 2 cucchiai di rum

Per guarnire:

  • 50 g di panna montata
  • amaretti interi

 

scaldate il forno a 200° e inserite fin da subito lo stampo che userete, vuoto. Se volete avere lo steso che ho usato io, vi lascio qui il link diretto al mio shop affiliato Amazon!

Intanto, fate scaldare in un padellino un cucchiaio di zucchero prelevato da quello per il caramello  a due cucchiai di acqua. Quando inizierà a sciogliersi unite poco per volta anche il restante zucchero, senza mescolare ma solo roteando la padella, finché sarà uniformemente sciolto e dal colore ambrato.

Estraete lo stampo dal forno usando i guanti, poi versate il caramello  cercando di distribuirlo non solo sul fondo ma anche sui bordi e intorno al perno centrale: potrete aiutarvi con una spatola o un leccapentole, io ho usato un pennello in silicone, lavorando abbastanza rapidamente. Questa operazione sarà fondamentale soprattutto se avete uno stampo scanalato, ma in ogni caso è decisiva per poter poi sformare al meglio il dolce. Tenete da parte.

 

In una ciotola versate le uova e 50 g presi dallo zucchero, amalgamandoli bene ma senza montarli: il budino dovrà essere più liscio possibile, quindi cerchiamo in questa fase di non incorporare aria. Tritate con il mixer gli amaretti insieme a i 20 g di zucchero rimasti e al cacao, fino a ottenere una polvere sottile. Unite questa polvere alle uova alternandola con il latte, sempre amalgamando il composto con una spatola.

Versate l’impasto dentro allo stampo dove il caramello si sarà solidificato, a questo punto dovrete creare un bagnomaria in modo che l’acqua raggiunga tre quarti dell’altezza dello bonèt. Un sistema può essere questo: sistemate questo stampo in un’altro stampo più capiente che vi permetta di inserire dell’acqua fino a tre quarti del budino.

Abbassate la temperatura del forno a 175°-180°, poi infornate il bonèt nel ripiano medio basso del forno cuocendo circa 30 minuti coperto con alluminio, poi proseguite 10-15 minuti rimuovendo la copertura. Capirete che è pronto quando la superficie risulterà compatta seppur morbida.

Sfornate il bonèt, toglietelo dall’acqua bollente e lasciatelo freddare prima a temperatura ambiente, poi in frigorifero a lungo, anche tutta la notte: più il budino starà a contatto con il caramello più quest’ultimo diventerà liquido, agevolando le operazioni di sformatura del dolce.

Servitelo freddo rovesciandolo su un piatto di portata, decoratelo in superficie con della panna montata e amaretti interi.

 

Bonèt piemontese al cacao

 

I miei consigli:

  • Se utilizzate la panna nell’impasto del bonèt, diminuite lo zucchero previsto di 15 g, utilizzandone 55 g e non 70g.
  • La dose degli amaretti può variare a seconda della spinta di sapore che volete dare. Se non vi piacciono o volete fare la versione senza gluitne, nessun problema: sostituiteli con altrettante nocciole tostate e tritate, aumentando lo zucchero da 70 g a 90 g.
  • Se decorate la superficie con della panna, abbiate l’accortezza di far scivolare il caramello dalla superficie lungo i bordi, aiutandovi con una spatola, altrimenti la panna scivolerà sulla superficie bagnata di caramello. Per altri dolci al cucchiaio, date un occhio qui!

 

 

 

 

 

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