Tag: cacao

Panna cotta nocciola e cappuccino

Panna cotta nocciola e cappuccino

Panna cotta nocciola e cappuccino Se vi state chiedendo come ho fatto a fare la panna cotta inclinata…sappiate che è semplicissimo, basta una teglia da muffin! Nel video su Instagram e nella ricetta vi spiego tutto, anche come fare questa pannacotta alla nocciola e #cappuccino 

Torta al latte caldo e cacao

Torta al latte caldo e cacao

Torta al latte caldo e cacao. Amanti della colazione alzate la mano!!!  Se anche a voi un bel buffet a colazione mette decisamente di buonumore – io è la prima cosa che guardo quando alloggio in albergo, nn so voi! – questa è una torta 

Millefoglie di crepes al pistacchio

Millefoglie di crepes al pistacchio

Millefoglie di crepes al pistacchio

Eccola la terza idea con le crepes al cacao! Ma veniamo a noi: millefoglie, amore o odio?

Avevo questa ricetta da fare in un cassetto da non so quanto tempo. E’ risaputo il mio odio per la classica millefoglie, ne ho già parlato tempo fa, punto di vista impopolare verso un dolce che non tramonta mai (matrimoni-comunioni-battesimi-compleanni-anniversari: dagli anni 60 non ce ne liberiamo manco a morì).

Quando guardavo le foto di queste torte con tanti strati di sottilissime crepes credevo fosse difficile farli così regolari e precisi…e

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Cannoli di crepes cioccolato e lamponi

Cannoli di crepes cioccolato e lamponi

Cannoli di crepes cioccolato e lamponi. Dopo che vi siete ripresi dall’ipnosi del video che ho messo sul mio profilo  Instagram – adoro i montaggi delle foto delle colate! –  vi lascio la seconda idea per un dessert semplice a base di…crêpes! Sono quelle al cacao, ma 

Crepes al cacao con crema al cocco

Crepes al cacao con crema al cocco

Crepes al cacao con crema al cocco Ma sono l’unica a consultare compulsivamente ogni giorno l’app del meteo nella speranza di vedere quella, ma proprio quella, iconcina? Sì, parlo di quella bellissima immaginina di una nuvoletta elegantissima nel suo grigio pieno, con una cinturina di 

Nana ice cream al cacao

Nana ice cream al cacao

Nana ice cream al cacao.

Voi lo vedete così lucido, godurioso e pieno di cioccolato ma…e se vi dicessi che questo gelato ha solo due ingredienti, niente zucchero e niente lattosio e si fa nel mixer? Esatto, niente gelatiera!

Forse qualcuno lo conosce già, è un gelato vero e proprio che si realizza a partire da…due banane a rondelle congelate! Un po’ di cacao, qualche cucchiaio di liquido e si mette tutto nel tritatutto! Qualche minuto di lavorazione e avrete un gelato sano, senza conservanti e personalizzabile: nocciole tritate, frutta fresca, del caramello per chi non ha intolleranza al lattosio, scaglie di cioccolato, cialde croccanti…quello che volete!

Se non avete banane moribonde nel cesto della frutta compratele, fatele maturare e conservatela a rondelle in freezer: avrete già la base pronta quando vi prende voglia di gelato!

Nana ice cream al cacao

 

NANA ICE CREAM AL CACAO 

Preparazione: 5 min.+ riposo.    Dosi: 2 persone

Ingredienti:

  • 2 banane abbastanza mature
  • 2 cucchiai rasi di cacao amaro – io uso questo
  • 2 cucchiai di latte di soia* (o latte normale o anche acqua!)
  • 1 cucchiaio di sciroppo d’acero – facoltativo, serve più che altro alla consistenza

 

Sbucciate due banane ben mature, tagliatele a rondelle e congelatele in un sacchetto per alimenti, ben distanziate tra loro. Ci vorranno almeno tre ore, ma meglio tutta la notte.

Inserite nel mixer con le lame o nel bicchiere di un frullatore il cacao amaro, il latte e lo sciroppo d’acero se lo avete e se volete, ma è facoltativo, potrete ometterlo tranquillamente! Unite le rondelle di banana e iniziate a lavorare il composto con scatti da 10 secondi l’uno intervallati da una pausa.

Ogni tanto, aprite il coperchio e aiutatevi con una spatola per raccogliere il composto verso le lame: potreste anche aggiungere un cucchiaio in più di latte o bevanda, ma meglio pazientare e lavorare il composto finché diventerà omogeneo e cremoso, altrimenti rischierete che diventi troppo morbido.

Sporzionate nelle coppette e conservate in freezer. Estrarre 5 minuti circa prima di servire – dipende anche dalla temperatura esterna – e guarnire con frutta fresca, scaglie di cioccolato, cialde, etc..

 

I miei consigli:

  • Per una versione vegan usate il latte di soia, per una versione lactose-free ma più cremosa aggiungete anche un cucchiaino di miele. Se invece volete la versione classica, usate latte vaccino e aggiungete un cucchiaino di sciroppo di glucosio o latte condensato.
  • Tenete sempre delle rondelle di banana congelate in freezer di scorta: quando avrete voglia di gelato, in 5 minuti sarà pronto!
  • Per altre idee con gelato, dai un occhio qui!
Tortine capresi all’olio di oliva

Tortine capresi all’olio di oliva

Tortine capresi all’olio di oliva. Forse dalle stories avrete visto che sono nella patria di questo dolce di cui proprio oggi volevo condividere la ricetta: forse già da questo indizio avete capito di cosa si tratta! Ma andiamo per gradi… Metti insieme una ricetta passata 

Bonèt piemontese al cacao

Bonèt piemontese al cacao

Bonèt piemontese al cacao. Non mi dite che a voi non piacciono gli amaretti, perché vi placco subito e vi avverto che in questa ricetta tradizionale ho messo anche un’opzione “no amaretti” che è prevista dalla tradizione in alcune zone del Piemonte: quindi sì, questo 

Cantucci al cacao con nocciole e arancia

Cantucci al cacao con nocciole e arancia

Cantucci al cacao con nocciole e arancia.

E qui già lo so che i puristi della tradizione mi lapideranno, e mi diranno che la versione tradizionale e classica non si tocca, che questi non si possono chiamare cantucci etc etc etc , ma da un lato questa ricetta non ha nessuna pretesa iconoclasta e dall’altro penso anche che se facessimo solo le ricette tradizionali…non esisterebbero i food blogger praticamente! 

Quindi che nessuno si offenda, questa è la mia versione al cacao dei cantucci da inzuppo – se non sapete perché non si possono chiamare “biscotti di Prato”  andate a leggere qui, nell’articolo sulla versione classica vi faccio lo spiegone! – ovvero biscotti molto duri da inzuppare in un vino liquoroso, nella fattispecie il Vin Santo, ma andranno bene anche un passito o altri vini dolci…già che ci siamo a rompere la tradizione, freghiamocene del tutto!

Ci ho messo le nocciole e le arance di Oplì, oltre ad usare la farina di grano Verna tipo 1 sempre presa da loro: in quanto a prodotti bio e di produzione artigianale toscana sono imbattibili!

cantucci al cacao con nocciole e arancia

 

CANTUCCI AL CACAO

CON NOCCIOLE E ARANCIA

Preparazione: 15 minuti     Cottura: 25-30 min. circa    Dosi: circa 25 pezzi

Ingredienti:

  • 220 g di farina grano Verna di Tipo 1 (andrà bene anche la 00)
  • 30 g di cacao amaro in polvere
  • 160 g di zucchero
  • 130 g di nocciole – io mix nocciole e mandorle
  • 1 uovo e un tuorlo 
  • Scorza di due arance  BIO
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 60 g di cioccolato fondente 
  • 1 cucchiaio succo di arancia o Vin Santo – se necessario

 

Per spennellare:

  • Un uovo sbattuto
  • Q.b. zucchero semolato o di canna

 

 

Per preparare i Cantucci toscani iniziate tostando leggermente le mandorle e le nocciole, in forno a 150°-160° per 5- 6 minuti o in padella a fiamma lentissima scuotendola ogni tanto, in modo che rilascino gli olii essenziali e sprigionino il loro profumo. Tenetele da parte a freddare.

Tritate grossolanamente il cioccolato.

Su una spianatoia, versate a fontana la farina setacciata con il lievito e il cacao amaro, poi create una cavità al centro: inserite lo zucchero, il sale, le uova e la scorza di arancia.

Iniziate a impastare dal centro, amalgamando zucchero e uova, poi incorporate la farina progressivamente e impastate fino a creare un impasto omogeneo: se mentre lo lavorate risultasse troppo morbido, inserite poca farina in più, se risultasse troppo secco, inserite un cucchiaio di succo di arancia o anche di Vin Santo. A questo punto, inserite le mandorle tostate ormai fredde e il cioccolato tritato  e impastate brevemente per incorporarli nel panetto. Se avete modo, fate riposare l’impasto il frigorifero per 30 minuti o anche un giorno intero, altrimenti procedete subito alla fase successiva (io non ho quasi mail il tempo ma…fate vobis!).

 

Riscaldate il forno a 180°. Spolverizzate il piano di lavoro con poca farina, dividete in due l’impasto e formate dei filoncini, alti circa 2 cm e larghi circa 6. Adagiateli su una teglia rivestita di carta da forno, sbattete un uovo e spennellate i due filoncini su tutta la superficie, spolverizzate con poco zucchero e infornateli 20 minuti circa.

Trascorso questo tempo, estraeteli dal forno lasciateli freddare qualche minuto e abbassate la temperatura a 160°: con un coltello affilato tagliate ogni filoncino con tagli diagonali a distanza di circa 1 cm e mezzo, ribaltateli su un lato e infornateli per circa 3 minuti (monitorate la cottura, accertandovi che per le caratteristiche del vostro forno i 3 minuti non siano troppi) poi estraete la teglia, rigirateli sull’altro lato ripetendo la biscottatura.

 

Lasciate freddare completamente, poi inserite in una scatola di latta: si conserveranno molto a lungo, per questo saranno perfetti anche da regalare confezionati a tema!

 

cantucci al cacao con nocciole e arancia

I miei consigli:

  • Potete preparare anche una dose doppia di cantucci, si conserveranno davvero anche settimane nella scatola di latta: questo li rende adatti anche per essere confezionati e regalati!
  • Il succo di arancia potrebbe non servirvi, usatelo se vedete che l’impasto fatica a tenersi insieme in un panetto omogeneo.
  • Questa è la versione dei cantucci da inzuppo, dunque quelli duri, che si conservano al meglio – perfetti anche per essere regalati – da inzuppare nel Vin Santo. Qualora li preferiste più friabili, aggiungete alle parti umide anche 50-60 g di burro morbido e procedete come da ricetta.
Profiteroles Tiramisù

Profiteroles Tiramisù

Profiteroles tiramisù Per me tiramisù=mamma. È il dolce con cui ho festeggiato decine di compleanni, fatto da lei, con il suo piccolo segreto che i puristi inorridirebbero, ma allo stesso tempo tradizionalissimo nel rigoroso impiego di savoiardi e mai altri biscotti. Per questo fatico a