Crostata a strati con confettura

Crostata a strati con confettura

Qualche giorno fa avevo lanciato un sondaggio con tre opzioni di ricette, per capire preferivate: dietro a questa piccola cosa c’è del lavoro, si pensano le proposte, si scattano foto da mettere come sfondo, si raccolgono i dati per orientare la scelta. Sono ore di lavoro.

Avevo nominato una torta che in pochi conoscevano, lo scopo era proprio capire se poteva interessare o meno.

Nell’arco di pochi giorni successivi vedo questa torta comparire magicamente sulle

 bacheche di diverse blogger che mi seguono, prima che facessi in tempo a mettere la mia.
Una cosa simile con la ricetta di un pesto, non mia: pubblico e cito la fonte, poi altri lo vedono, fanno mezza modifica e pubblicano la ricetta spacciandola come propria.
Non scatto foto con il cellulare alla volé, non copio la prima ricetta trovata facendola passare per un mio lavoro ma le studio e le rielaboro, scrivo articoli su un blog dando dei consigli, non una ricetta veloce in una caption.

Chiedo a voi: cosa dovrei pensare?
Sono molto combattuta: da un lato a me piace sapere cosa pensate, quali ricette vi piacerebbero, capire quali sono le aspettative e accontentarvi il più possibile.
Dall’altro credo che dovrei evitare i sondaggi facendo delle proposte, perché il risultato è che lavoro per gli altri dando spunti e idee ancora prima che riesca ad attuarli.

C’è la terza via, che è quella di sbattersene e restare fiduciosi che sulla lunga corsa tutto quel che faccio mi ripagherà, ma c’è un piccolo problema: io e la fiducia parliamo due lingue diverse.

Rimane comunque la questione dell’assenza di onestà intellettuale, ma credo sia morta insieme all’amor proprio, ci possiamo fare poco. Attendo illuminanti punti di vista, nel frattempo vi lascio al ricetta della crostata a strati con confettura (nel mio caso di kiwi e fatta in casa, ma usate quella che preferite!) che tanto avete agognato: una crostata veloce perché non si attendono i tempi di riposo della frolla, a strati per raddoppiare – anzi triplicare – la goduria del singolo morso!

 

CROSTATA A STRATI

CON CONFETTURA

 

Per la confettura di kiwi:

  • Qui il link alla ricetta completa, altrimenti utilizzatene una già pronta che avete, circa 250 g.

Per la frolla:

  • 290 g di farina 00
  • 100 g di zucchero
  • 1 uovo grande intero 
  • 1 tuorlo
  • 80 ml di olio di semi
  • 2 cucchiaini di scorza di limone
  • 2 g di sale
  • 5 g di lievito chimico (facoltativo)

 

Se volete realizzare la confettura, trovate il post dedicato al link sopra: è molto semplice e veloce da preparare, basta solo mescolare di tanto in tanto. Per questa ricetta andrà benissimo una qualsiasi confettura che avete già aperta, qualsiasi sia il vostro gusto.

La frolla è una frolla veloce senza lattosio, la ricetta è abbastanza standardizzata e si trovano versioni molto simili un po’ dappertutto: in una boule rovesciate le parti umide, quindi lo zucchero, l’uovo e il tuorlo, la scorza di limone e unite anche il sale. Mescolate con una frusta a mano per rendere omogeneo il pastello, unite a filo l’olio di semi e amalgamate. A questo punto inserite la farina – se volete, setacciatela con il lievito chimico, verrà una frolla più alta e più friabile – e mescolate con un mestolo direttamente nella boule.

Quando non riuscirete più a lavorare il composto nella ciotola, versatelo sul piano di lavoro e impastatelo brevemente per renderlo omogeneo: pesatelo e dividetelo in tre parti, se un panetto risulterà appena più abbondante, usatelo per la base della crostata.

Scaldqate il forno a 175°. Utilizzate uno stampo antiaderente da crostata del diametro di 18 cm (se lo avete più grande dovrete aumentare le dosi della frolla): stendete con l’aiuto del matterello e poca farina il primo disco, adagiatelo sulla base e create anche un po’ di bordo, aiuterà a far si che la confettura non esca dagli strati. Adagiate uno strato di confettura, più o meno abbondante a seconda che vi piaccia più farcita o no. Stendete il secondo disco e adagiatelo sulla confettura, ripetete per il secondo strato di confettura poi stendete la pasta avanzata, create delle losanghe e decorate la superficie con la griglia tipica della crostate.

 

Infornate nel ripiano medio basso del forno per circa 25 minuti, poi alzatelo sul ripiano intermedio e proseguite la cottura di altri 5-10 minuti circa, finché risulterà ben dorata in superficie: sfornatela e lasciatela freddare completamente prima di rimuoverla dallo stampo.

Servite con una spolverizzata di zucchero a velo.

 

I miei consigli:

  • Io non uso il lievito chimico in questo tipo di frolla, cioè in realtà in nessuna delle frolle: in quella classica è il burro a renderla friabile, oltre all’assenza di liquidi dell’albume; in questa, mi piace una base più croccante essendoci anche il ripieno di confettura. Se preferite un effetto più friabile, inseritelo!
  • Se non volete realizzare le strisce, potete sovrapporre l’ultimo disco, forandolo coi rebbi di una forchetta o creando dei fori con un coppapasta a forma di fiore, cuore o anche solo rotondo.

 

 

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3 thoughts on “Crostata a strati con confettura”

  • Ciao, se posso dire la mia (che non conta niente) in un mondo di furbi o ti adegui alla “furberia” o rimani te stessa e vivi tranquilla come hai fatto finora 🙂
    E ora la domada tecnica, se abbondassi con il ripieno, lo strato intermedio di frolla non rimarrebbe troppo umido? forse dovrei farlo più sottile di quello di sotto?
    Grazie, ame

    • Infatti vivo così, più o meno tranquilla ma a modo mio;)
      Dovresti sicuramente prolungare un po’ i tempi di cottura e sicuramente gestire il ripieno abbondante nel primo e ultimo strato non in quello intermedio. Ad ogni modo non credo ci siano grossi rischi di isolamento termico dello strato centrale.

    • Grazie per aver scritto! Infatti sì, vivo a modo mio, più o meno tranquilla ma come voglio!
      La cottura dipende da molti fattori, inoltre le crostate per definizione non hanno un ripieno così importante da inficiare la cottura, è più facile che rimanga cruda per tecniche di cottura sbagliate che per lo stato un po’ più abbondante.

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