Crema catalana

Crema catalana

Interno di antico palazzo in una via del centro. 

Le volte a mattoni, impiantito di vecchio coccio, tavoli lucidi di legno scuro tradivano la loro italianità a discapito del camuffamento del locale, un pezzo di Spagna in una Firenze anni ’90.

Entravo coi miei vistosi orecchini a cerchio, spuntavano sotto i capelli forzatamente nero corvino, le

 calze nere sottili sotto gli stivali a tacco alto e un vestito scuro per nascondere le forme e la voglia di esplodere di vita.

Cibo fritto, penso, crocchette, formaggio filante, forse frittata di patate, non ricordo quasi nulla dei piatti principali, il racconto comincia da quella cocotte scura, un vetro sottile di zucchero brunito – Maillard, scoprirò circa venti anni dopo – che copriva una crema gialla e soffice, consistente e leggera. Un dolce preludio alla botta alcoolica che ne conseguiva, in abbinamento a una sangria che non potevo bere e dava subito i suoi effetti: un salto sulla sedia, un altro passo per salire sul tavolo e ballavo per ore una musica straniera che mi portava in un viaggio ancora sconosciuto, muovendo i polsi e i tacchi su un flamenco che adesso non saprei più ballare.

  

 

CREMA CATALANA

Preparazione: 10 minuti     Cottura: 5-10 minuti     Dosi: 4 cocotte Ø 10 cm

Ingredienti:

  • 500 ml di latte fresco intero
  • scorza di 1 limone bio
  • 1 pizzico di cannella (potete tranquillamente ometterlo, deve dare appena una nota di profumo non invadente)
  • 100 g di zucchero semolato
  • 4 tuorli
  • 25 g di amido di mais

Per decorare:

  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • cannello (non lo avete? Compratelo qui sul mio shop!)

 

Realizzare la crema catalana è molto semplice, si procede come per una crema pasticcera classica,

Mettete a bollire il latte con la scorza di limone tagliata grossolanamente, intanto in una ciotola lavorate con una frusta a mano i tuorli con lo zucchero aggiungendo poi l’amido di mais (se volete un pizzico impercettibile di cannella, ma davvero pochissima) e creando un pastello omogeneo.

Quando il latte sfiora il bollore, rimuovete la buccia di limone, stemperate il pastello con un mestolo di latte caldo per sciogliere bene lo zucchero, poi versate il pastello nel latte, rimettendo sul fuoco e cuocendo a fiamma via mescolando continuamente con la frusta a mano, finché la crema si addenserà. 

Rimuovete dal fuoco e fate perdere temperatura mescolando il composto, poi versatela nella quattro cocotte distribuendo il composto in uguali dosi e fate raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigorifero per almeno due o tre ore, am anche tutta la notte.

 

Prima di servire, cospargete la superficie di ogni monoporzione con lo zucchero di canna, accendete il cannello e bruciate lo zucchero muovendo sempre la fiamma senza insistere a lungo sullo stesso punto, cercando di sciogliere tutto lo zucchero. Lasciate riposare qualche minuto affinché lo zucchero si indurisca, creando la tipica crosticina, poi servite.

 

 

I miei consigli:

  • La cannella è opzionale, nella ricetta della tradizione compare spesso, ma potete ometterla: se vi piace dosatela molto bene, deve essere davvero solo un pizzico molto leggero, altrimenti prenderà il sopravvento sul sapore della crema.

 

  • Se non avete il cannello, potete provare a cospargere di zucchero e brunire in forno alla potenza massima sistemando le cocotte molto vicino al cielo del forno, ma in questo modo si scalderà anche tutta la crema. Consiglio? Date retta a me: comprate il cannello qui sul mio Shop Amazon, lo userete per tante altre preparazioni!

 

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