Crostata cheesecake arcobaleno
“Mia figlia mi ha detto che è gay, me la fai una torta per festeggiare?”. E io a lui: “Tu sei ancora vivo?!? Allora la torta te la faccio con piacere!”. Quindi mi sono messa a pensare – non solo alla torta – ma a …
“Mia figlia mi ha detto che è gay, me la fai una torta per festeggiare?”. E io a lui: “Tu sei ancora vivo?!? Allora la torta te la faccio con piacere!”. Quindi mi sono messa a pensare – non solo alla torta – ma a …
Breve introduzione per orientarsi: che cos’è un savarin? Non è altro che un fratello o un cugino del babà, i quali derivano entrambi da una preparazione polacca chiamata babka, che poi è stata modificata – nella ricetta e nel nome – nel tempo. La tipica …
Ieri sono riuscita a lavarmi il viso solo prima di andare a letto. Ho indossato un vestito sporco per uscire e indumenti puliti per stare in casa. Le vecchie Birkenstock per andare fuori, quelle nuove per andare a fare la spesa. Ho seguito la fame anziché gli orari, pranzando all’orario di merenda. Mi sono lavata i denti prima di cena. Ho parlato calma a degli sconosciuti, mi sono incazzata di brutto per un motivo futile con la mia metà. Ho annaffiato le piante quando ancora erano al sole, ho cenato e poi mi sono messa a cucinare, ho fatto colazione dopo essere uscita e poi rientrata a casa. Ho mangiato un gelato a letto prima di dormire.
Una giornata al contrario, illogica e slegata, senza bandolo della matassa, scollata dal buon senso, uno stato di ebrezza fisica e mentale senza aver toccato alcool.
Sarà questo dolore che da tre mesi non passa e come sempre imparo a conviverci. Sarà una brutta notizia di quelle che azzerano le priorità rendendole tutte ugualmente futili. Sarà che la vita è così assurda che meriterebbe viaggiare più leggeri, più spesso: una giornata al contrario per celebrare tutto questo meraviglioso assurdo che vale sempre la pena di essere vissuto.
Ricetta della mia Torta diplomatica alla frutta estiva, che come spesso accade nasce dalla fusione di ingredienti avanzati da altre preparazioni abbondanti; gli esperimenti di assemblaggio creativo – contro ogni pronostico – ultimamente mi convincono sempre di più e sono degni di avere un post dedicato!
Per la crema:
Per la farcitura e decorazione:
Per preparare la Torta diplomatica con frutta estiva iniziate mettendo in una casseruola acqua, cioccolato tritato e burro scaldando a fuoco lento e mescolando finché il composto risulta omogeneo. Spengere la fiamma e far raffreddare.
Scaldare il forno a 180°C, imburrate e infarinate bene uno stampo del diametro di 18 cm circa. Intanto montate in planetaria o con le fruste elettriche le uova con lo zucchero per diversi minuti, poi unite a filo l’olio di semi. Setacciate gli ingredienti secchi – farina, cacao e lievito vanigliato – e incorporare alla montata di uova e zucchero in più volte e alternandolo col composto a base di cioccolato ormai tiepido, ogni volta mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontare la montata. Infornate e cuocete per circa 15-20 minuti effettuando la prova stecchino; estraete e fate raffreddare completamente su una griglia.
Nel frattempo dedicatevi alla crema pasticcera: in una casseruola capiente scaldate bene il latte, intanto mescolate i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, lavorando con una frusta a mano, poi inserite l’amido di mais sempre miscelando il pastello: quando il latte sfiora il bollore versate il pastello all’interno, poi alzate la fiamma e mescolate velocemente la crema con la frusta finché si rapprenderà, togliete dal fuoco sempre mescolando per far perdere calore e versatela in un contenitore basso e largo – meglio se è stato in freezer a ghiacciare – coprite con pellicola a contatto e fate freddare.
In un contenitore versate il mascarpone con lo zucchero a velo e la panna da montare, con le fruste elettriche lavorate il composto fino a una consistenza soda ma cremosa e tenete da parte in frigorifero.
Quando la torta sarà ben fredda, ripulitene la superficie eliminando la calotta superiore e inserite il disco in uno stampo o in un anello regolabile rivestito con delle strisce di carta da forno sui bordi: siete pronti per assemblare la torta.
Scaldate un cucchiaio di crema pasticcera e mettete la gelatina in ammollo in acqua fredda; quando la gelatina si sarà ammorbidita, strizzatela e scioglietela nella crema calda, poi unite il composto al resto della crema pasticcera lavorando con la frusta, unite anche la montata di mascarpone e panna e amalgamate il composto mescolando dal basso verso l’alto. Inserite all’interno circa 100 grammi della frutta prevista già lavata, pulita e tagliata a pezzetti, poi versate tutto l’impasto nella tortiera, livellandone la superficie. Mettete in freezer a rapprendere almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.
Quando la torta sarà ben congelata, frullate con un minipimer altri 80 grammi di frutta, insieme allo zucchero e mettete i 3 grammi di colla in acqua fredda, scaldate un cucchiaio di purea di frutta, scioglieteci la gelatina e incorporate al resto della purea, versate sulla superficie della torta congelata e decorate con la frutta fresca avanzata; inserite in frigorifero per 30 minuti per far rapprendere la gelatina, poi estraete la torta, toglietela dallo stampo, rimuovete la striscia di carta e ponete sul piatto di portata conservandola in frigorifero affinché riacquisti temperatura positiva prima di servirla.
Frolla, crema e frutta. Grande classico intramontabile, un evergreen, il tubino nero – adatto ad ogni occasione – della pasticceria italiana. Questi tre ingredienti messi insieme mi fanno sempre pensare a mio padre, che oserei definire un purista-essenzialista dei dolci: sempre gelato crema e cioccolata. …