Tag: lime

Stick di patate americane

Stick di patate americane

Stick di patate americane Aperitivo informale, contorno goloso di un hamburger o da servire per il brunch perfetto : le stick di patate dolci, croccantine e profumate alla paprika, incontrano una dip con yogurt greco 10% Pavlakis con zenzero, curry e lime!   STICK DI 

Tacos esotici con alici sott’olio

Tacos esotici con alici sott’olio

Tacos esotici con alici sott’olio. Un po’ di tempo fa avevo espresso il desiderio di andare in vacanza in Sicilia, o meglio di fare un viaggio vacanza, di quelli dove scopri una terra a 360° , città, cibo e …mare! I filetti di alici che 

Crostatine all’albicocca, lime e pepe rosa

Crostatine all’albicocca, lime e pepe rosa

CROSTATINE ALBICOCCA

La crostata richiama sempre un sapore rustico, casalingo, campagnolo quasi, soprattutto se fatta con frutta fresca colta direttamente dall’albero, come nel caso di queste albicocche che ho usato per la terza ricetta in collaborazione con Grandi Molini Italiani.

Albicocche dolcissime e succose, dal colore intenso e dal profumo denso: erano già molto mature

Continue reading Crostatine all’albicocca, lime e pepe rosa

Avotoast per il brunch domenicale

Avotoast per il brunch domenicale

Week end in vista. Caldo fotonico. Voglia di cucinare zero. Ovviamente parlo per molti di voi, io nel week end lavorerò – per fortuna – il caldo non lo devo nemmeno sentire perché altrimenti mi fa ancora più caldo e la voglia di cucinare c’è 

Ciambellone cocco e lime

Ciambellone cocco e lime

E’ una vita che non faccio una colazione come si deve.  Una di quelle come piacciono a me, che fino a qualche anno fa potevo permettermi senza badare a nulla – lattosio che si vendica, calorie che si azzeccano al corpo, problemi digestivi allora inconcepibili 

Cheesecake fredda al mango, cocco e lime

Cheesecake fredda al mango, cocco e lime

Sono un po’ precisa e ai limiti del fuori stagione, ma in fondo mi dico che tanto la frutta esotica è per la maggior parte importata e mi sento meno in colpa se mentre maturano zucche e si reperisce la farina di castagne io pubblico uno scatto di una torta che strizza ancora – parecchio – l’occhio all’estate. Ai suoi colori intensi e vivi, ai sapori freschi e dolci.

E’ il trinomio più esotico e godurioso che ci sia, almeno per me, cocco+lime+mango. Insieme li adoro, e tutta questa leggerezza – apparente! – data dalla frutta in realtà è sempre ben gradita a fine pasto, ora poi che si pranza con un’insalata perché nel mezzo del giorno ci sono 28 gradi mentre a cena ci facciamo la minestrina in brodo perché raffresca e dentro casa inizia la saga delle felpe e delle coperte gettate a mantello sule spalle, beh, possiamo davvero approfittarne: quando la confusione è in agguato, anche i menù possono essere un po’ fuori dagli schemi. 

Buona cheesecake fuori stagione a tutti!

CHEESECAKE FREDDA AL MANGO,

COCCO E LIME

Preparazione: 90 minuti     Cottura: 15 minuti     Dosi: 6-8 persone

 

Per la pasta sablé al cocco:

  • 70 g di burro a temperatura ambiente
  • 100 g di farina  00
  • q.b. semi di vaniglia
  • 1 g di sale
  • 15 g albumi
  • 40 g cocco rapé raffinato
  • 10 g fecola
  • 55 g di zucchero a velo
  • scorza di mezzo lime

Per la mousse cheesecake:

  • 250 g di Philadelphia
  • 200 g di mascarpone
  • 125 g di zucchero a velo
  • 3 tuorli
  • 280 g di panna da montare
  • 12 g di colla di pesce
  • 30 g di cocco rapé
  • 50 g di latte fresco intero

Per la gelée:

  • 200 g di mango a pezzi
  • 75 g di zucchero
  • 1 cucchiaio di succo di lime
  • 1 cucchiaino di scorza di lime

Per decorare:

  • listarelle di mango fresco
  • scaglie di cocco disidratate
  • q.b. cocco rapé

Iniziate dalla preparazione della pasta sablé al cocco, che poi dovrà riposare e freddare.

In planetaria con il gancio a foglia inserite il burro con la scorza di lime, la vaniglia e il sale, lavorando fino a ottenere una crea: versate adesso la farina miscelata con la farina di cocco, la fecola e lo zucchero a velo, impastando finché otterrete una consistenza sbriciolata. A questo punto inserite gli albumi e lavorate per qualche isatnte ancora, finché l’impasto avrà assorbito il liquido e si accorperà attorno al gancio. Trasferite il composto su un piano di lavoro, formate un panetto e avvolgete con pellicola schiacciandolo bene e lasciate in frigorifero a freddare.

Trascorsi i tempi di raffreddamento, riscaldate il forno a 170°-175° C. Stendete la frolla con l’aiuto del matterello e un po’ di farina, fino a uno spessore di 3 o 4 mm: realizzate un disco di 20 cm di diametro e foratelo coi rebbi di una forchetta, dagli scarti realizzate delle piccole decorazioni con un coppa biscotto, adagiate il tutto su una teglia sopra a un foglio di carta da forno, e cuocete per circa 8-10 minuti i biscotti (dipenderà dalla dimensione) e per circa 15 minuti il disco. Abbiate cura di inserire un mestolo o un guanto da forno a contrasto tra la bocca e la porta del forno stesso, in modo da far fuoriuscire l’umidità e lasciare croccante il prodotto a fine cottura. Estraete e fate freddare.

Montate 240 grammi del totale della panna e tenetela da parte in frigo. Poi, con le stesse fruste che avete appena usato lavorate in un’altra ciotola il Philadelphia, con il mascarpone, il latte, il cocco rapé e lo zucchero a velo. Mettete poi la colla di pesce a bagno in acqua fredda per farla reidratare.

In una casseruola capiente unite i restanti 40 grammi di panna ai tuorli d’uovo , scaldando a fuoco dolce insieme alla colla ammorbidita e ben strizzata, sempre mescolando con una frusta a mano: appena vedete che la colla risulta sciolta, spegnete il fuoco. Iniziate a inserire nella casseruola un po’ del composto di Philadelphia e mascarpone, miscelando bene ogni volta prima di incorporare altro composto. In questo modo non si formeranno grumi a causa di un troppo veloce raffreddamento della colla di pesce.

Quando tutto il composto sarà stato unito ai tuorli e alla colla, incorporate la panna montata e amalgamate dal basso verso l’alto con una spatola per non smontarlo dall’aria inglobata.

Predisponete il disco di pasta sablé in un anello da pasticceria, oppure nel cerchio di uno stampo a cerniera senza il fondo, rivestite le pareti con delle strisce di acetato o anche carta da forno: versate la mousse di Philadelphia sopra la frolla nello stampo, livellate bene e mettete in frigorifero per almeno 2 ore o, ancora meglio, in freezer per circa un’ora. Se volete realizzare le semisfere di mousse, leggete i consigli!

Intanto pulite il mango tagliandolo per il senso verticale in due grosse fette, evitando il nocciolo lungo e piatto che si trova all’interno, rimuovete la buccia e ricavate 200 g di polpa: inseritela in un frullatore con il succo e la scorza di lime e lo zucchero, frullate a scatti progressivi. Nel frattempo sciogliete la gelatina in acqua fredda, poi scaldate una piccolissima parte di purea (anche in una ciotolina al microonde) fino a renderla ben calda e scioglieteci la gelatina ammorbidita ben strizzata, unendo poi al resto della purea: in questo modo manterrete un bel colore brillante.

Quando la cheesecake risulterà fredda, versateci sopra la gelatina di mango, e lasciate in frigo a rapprendere. Sformatela poi dallo stampo e fate aderire sul bordo  il cocco rapé per guarnire l’esterno della torta.

Decorate la superficie con listarelle di mango fresco, scaglie di cocco disidratato e i biscottini di sablé, unendo anche le semisfere se le avrete realizzate. Se l’avete, spruzzate della gelatina spray sulla frutta tagliata, in modo che non si secchi.

Lasciare in frigorifero fino al momento di servire.

 
I miei consigli:
 
  • Preparate la pasta sablé in anticipo conservandola in frigorifero, oppure in freezer, ed estraendola un’ora prima di preparare la cheesecake.
  • Fate attenzione quando realizzate la mousse: i cambi di temperatura con la colla di pesce causano spesso i grumi del composto. Versate la crema di formaggio e mascarpone nei tuorli e colla poco per volta e mescolando energicamente con una frusta: non ci saranno grumi e quando incorporerete alla panna montata il composto sarà alla temperatura adatta.
  • Per le semisfere di mousse dovrete munirvi di stampo in silicone a forma di semisfera, ma se non lo avete potrete tentare anche con lo stampo in silicone per i ghiaccioli, magari a forma di fiore, cuore o anche a dadini quadrati: tenete da parte 50 g di mousse cheesecake dal totale, che userete per riempire le piccole cavità dello stampo, congelandole. Una volta ben surgelate sarà facile sformale e adagiarle sopra la gelée quando si sarà rappresa, per poi procedere alla decorazione della torta.
Key lime pie

Key lime pie

Uno dei momenti più indimenticabili dei miei – non numerosissimi – viaggi: duecento chilometri di strada sospesa tra cielo e oceano, una linea dritta che attraversa acqua e nuvole, lembi di terra e palme, fino ad arrivare al capolinea, che affacciato verso Cuba volge le 

Charlotte fragole e lime

Charlotte fragole e lime

Sempre la solita musica, lo so. “I savoiardi si fa prima a comprarli, costano meno e si ingrullisce ancora meno”, “Ma perché mi devo mettere a fare una cosa che trovo già pronta?”, etc etc con varie ed eventuali. Però magari qualcuno che vuol provare 

Lemon & Lime Merengue Pie

Lemon & Lime Merengue Pie

[Sottotitolo: Se fossi nata torta…]
 
Fare i dolci è un’esigenza, una compulsione, una passione. 
In un buffet, tra dolce e salato scelgo il salato tutta la vita, i dolci sono il mio anancasmo, la gola la sazio con le cose salate.
Tiramisù della mamma a parte, che non è solo un dessert, ma il cibo dei ricordi e dell’infanzia, dell’amore e degli anni che passano, una tradizione e un rito, ce n’è solo uno che rifarei milioni di volte, che mangerei senza stancarmi.
E’ il dolce che mi somiglia, che mi rappresenta di più: se fossi nata torta, sarei nata lei. 

Continue reading Lemon & Lime Merengue Pie

Crostata esotica mango, cocco e lime

Crostata esotica mango, cocco e lime

Aspettavo questo giorno come un assetato l’acqua nel deserto. Finalmente smettono i tormentoni inutili di auguri vuoti, frasi fatte ripetute a macchinetta; l’obbligo del “pensierino” o peggio del regalo, che alla metà della gente viene fatto per dovere e per contesto, per ricambiare meccanicamente. Crisi