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Crema zabaione al marsala

Crema zabaione al marsala

Sto passando giornate intere dietro a call center, piattaforme informatiche, mail con l’amministratore di condominio, chat di supporto clienti. Nell’ordine: una truffa ai miei danni di oltre 600 euro di merce pagata e mai arrivata, l’ennesima perdita dal tetto condominiale che abbiamo rifatto tutto negli 

Brioche col tuppo

Brioche col tuppo

Intanto lo ammetto, non ho mai mangiato le originali nella terra per eccellenza che fa di questo dolce quasi una bandiera, un’icona della tradizione: la Sicilia. Però ho assaggiato quelle che mi hanno portato “da giù”, dove questa espressione di moto da luogo identifica luoghi 

Smoothie alla pesca, melone e menta (in due versioni!)

Smoothie alla pesca, melone e menta (in due versioni!)

Tagliava la banana a metà, poi sbucciava quella da usare e la tagliava a rondelle. subito dentro al frullatore, di quelli scassati e sgangherati di una volta. Versava il latte, ovviamente a occhio, metteva il ghiaccio e poi mi chiedeva: “Con che si fa?”. 

E la risposta era sempre la solita: “Pesca senza il pelo!”. Detestavo e detesto tutt’ora la buccia vellutata delle pesche, preferisco le pesche noci. E allora lei o sbucciava

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Semifreddo al caffè (Coppa del nonno!)

Semifreddo al caffè (Coppa del nonno!)

Faccio quasi sempre così: quando trovo ricette di larga diffusione, la prima cosa che mi chiedo è se il nome della ricetta è tecnicamente corretto. Al 90% dei casi, ovviamente non lo è.  Ma non si butta via niente, e se la ricetta mi ispira 

Pound cake allo yogurt con pesche e mirtilli

Pound cake allo yogurt con pesche e mirtilli

Accade esattamente come per i libri, per i vestiti, per le occasioni della vita. Ci sono delle ricette che attendono il loro momento per anni, racchiuse in un cassetto o, nel mio caso, dentro un arrangiato porta ricette di cartoncino giallo, dove trascrivo tutto ciò 

Graham crackers

Graham crackers

San Francisco, la città d’America più incredibile mai vista.

Un sali e scendi di colline, di temperature, di banchi di nebbia come zucchero filato, di splendore e degrado, di umido e di sole, sospesa in uno spazio alieno.

Raggiungo questo luogo rosa, in un quartiere un po’ freak, erano anni che desideravo andarci, mentre mi struggevo sul libro di ricette trovato a pochi euro che questa pasticceria famosisssima aveva anche tradotto in italiano. Una piccola bomboniera piena di dolci meravigliosi.

È dal libro di @miette che ho preso la ricetta dei Graham cracker, che non sono altro che dei biscotti al burro profumatissimi, dove lo zucchero di canna integrale rilascia il sapore di melassa, mitigato da una piccola punta dolce di cannella.

Non è possibile descrivere davvero il loro sapore, soprattutto dopo che ne hai acquistata una confezione intera e ti ha accompagnato per tutto il tragitto lungo la costa della California.
Bastano pochissimi ingredienti e niente uova per realizzare questa meraviglia, che in america usano tantissimo anche come base per le cheesecake e la Key Lime Pie.

GRAHAM CRACKERS

Preparazione: 15 minuti     Cottura: 8-10 minuti     Dosi: 20 biscotti Ø 8 cm

 

Ingredienti:

  • 200 g di farina 00
  • 50 g di farina integrale
  • 1/4 cucchiaino di sale
  • un pizzico di cannella
  • 170 g di burro morbido
  • 110 g di zucchero di canna integrale/Demerara/Muscovado                                  (oppure in alternativa 100 g di zucchero di canna + 10 g di melassa)
  • 30 g di miele

 

Per realizzare i Graham crackers iniziate mettendo insieme gli ingredienti secchi, ovvero le due farine, il sale, la cannella e metteteli da parte.

Lavorate riducendo a crema il burro ammorbidito, lo zucchero di canna, la e il miele, mettendoli in planetaria con il gancio a foglia o con le fruste elettriche. Aggiungete alla massa gli ingredienti secchi e incorporateli lavorandoli con un mestolo. Quando faticherete a mescolare l’impasto nella ciotola, versate il contenuto sul piano di lavoro e impastate brevemente fino a formare un panetto, come si fa per la frolla.

Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero per almeno 30 minuti, meglio un’ora, ma anche tutta la notte. Se volete prepararlo in anticipo, si conserverà per massimo 2 giorni.

Foderate due teglie con della carta forno e accendete il forno preriscaldandolo a 170-175 °C. Togliete l’impasto dalla pellicola e stendetelo col mattarello e pochissima farina a uno spessore di circa mezzo cm, poi con uno stampino per biscotti tondo dai bordi ondulati del diametro di 8 cm tagliate i biscotti. Raccogliete la pasta avanzata, lavoratela di nuovo, stendetela e ricavatene altri biscotti.

Disponeteli sulla teglia a 1 cm di distanza uno dall’altro e cuocete per 8 – 10 minuti, finché non saranno dorati. Estraeteli dal forno e cospargeteli immediatamente con lo zucchero semolato fine,  trasferendoli poi su una gratella a raffreddare.

Conservate in una scatola di latta ben chiusa, gustateli insieme a un caffé, con del gelato oppure utilizzateli frullandoli come base per le cheesecake cotte.

I

I miei consigli:

  • Lo zucchero che ho utilizzato è uno zucchero di canna integrale bio (nulla di particolare, è della Coop!) ma lo potete sostituire con uno zucchero di canna varietà Demerara o Muscovado, che hanno una importante percentuale di melassa naturalmente presente al loro interno. 
  • Se avete solo lo zucchero di canna normale, quello di colore chiaro, addizionatelo con della melassa, che lavorerete con le fruste insieme al burro e al miele.
  • Per ottenere un composto sufficiente per la base di una cheesecake tritate finemente al mixer 150 o 200 grammi di questi biscotti fino ad ottenere una sabbia fine e procedete a foderare lo stampo.
Lingue di gatto

Lingue di gatto

Quando ero bambina le davano in omaggio con la coppetta di gelato in gelateria, al posto poi delle cialde industriali che gli si sono sostituite nei tempi moderni. Oppure erano in bella mostra nelle vetrine di forni e pasticcerie, si compravano insieme ad altra piccola 

Cornetto (quasi) come al bar

Cornetto (quasi) come al bar

Il “quasi” è dovuto al fatto che ciò che riusciamo a fare a casa con la strumentazione e la materia prima diverse da quelle di pasticceria ci permettono di arrivare solo fino a un certo punto. Ma… …ma siccome nel sondaggio Instagram sulle ricette che 

Zuccotto fiorentino (con variante veloce)

Zuccotto fiorentino (con variante veloce)

Ve lo dico subito, come preannunciato nel titolo: lo zuccotto vero è fiorentino, anche se poi ne esistono tante versioni simili in altre regioni, ma questo in particolare nasce a Firenze e se volete nelle note trovate anche perché è CERTO che sia nato qua da noi  – e qui se qualcuno mi contraddice mi incazzo e non poco, che ultimamente tutti sono tuttologi e sento sparare delle cavolate inenarrabili – e viene fatto con il pan di spagna…però…

Però se qualcuno non ha tempo può utilizzare dei savoiardi, che non sono un’eresia come i pavesini

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Pan goccioli home made

Pan goccioli home made

Era la prova di impasto numero due, questa dei pan goccioli. Di solito non pubblico mai una ricetta senza prima aver fatto dei tentativi, delle varianti, senza vedere che ne esce fuori. Per un atto di onestà: perché vorrei scrivere cose di cui sono sicura,