Mi piacerebbe pensare di poter mantenere una parvenza di piano editoriale, non so se sarò in grado di essere di parola ma proverò una volta alla settimana a inserire qualcosa di salato: qualcosa che mi rappresenti ovviamente, qualcosa in cui mettere le mani in pasta, ma la pasticceria non è solo dolce, e la panificazione ancora meno, quindi provo a prendermi l’impegno.
Da cosa cominciare se non dal Khachapuri? Lo so che il nome è impronunciabile – ma dopo averlo letto qualche volta poi diventa anche piacevole sfoggiarlo fingendo
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